Achedaway SCRAPER   

 

SCRAPER lo strumento multifunzionale: azione a vibrazione locale, effetto  calore ed effetto miofasciale tipo Gua Sha, semplice e non invasiva

A cura del prof. Bellia Rosario – fisioterapista Albo di Bergamo n. 110

Lo SCRAPER è il primo IASTM riscaldato da 40 a 50 gradi celsius e vibrato al mondo, per avere la massima efficacia nell’azione mio fasciale delle “restrizioni del movimento, aderenze e densificazioni mio connettivali e massaggio sportivo. Segue i principi del Gua Sha della Medicina Tradizionale Cinese in una visione di applicazione moderna del “release” miofasciale. Molto intuitivo l’utilizzo per il professionista, in maniera di auto applicazione per l’atleta e per la persona che ne ha bisogno in genere. Lo strumento ha una forma ergonomica per facilitare la presa e l’utilizzo.

Lo SCRAPER permette la realizzazione integrata dell’azione di vibrazioni/calore/stimolo meccanico.

SCHEMA RIASSUNTIVO DI APPLICAZIONE DELLLO SCRAPER  secondo la tecnica Bellia System Integrato

Analizziamo singolarmente le caratteristiche dello strumento multi funzione SCRAPER:

  1. azione calore da 40 – 45 e 50 gradi Celsius
  2. azione vibrazione locale
  3. azione mio fasciale del tessuto tipo Gua Sha.

 

1) caratteristiche tecniche dello SCRAPER

 

Lo strumento SCRAPER ha una forma ergonomica ed è costituito da una forte struttura triangolare in “ Polietilene tereftalato”, con lati di dimensioni 17 – 17 – 22 cm. in plastica super forte, tubolare che permette una comoda impugnatura per un utilizzo confortevole da parte dell’operatore. Il lato di 22 centimetri ha una struttura in acciaio, che è caratterizzato da una forma a “blade”, che negli spigoli ha due diverse conformazioni: una convessa ed una ad angolo acuto. Queste caratteristiche strutturali permettono una notevole varietà di applicazioni: BLADE con diverse azioni miofasciali.

 

2) le azioni a livello tissutale del: calore, vibrazione, effetto Gua Sha/ BLADE

 

A) Stimolo dato dal calore

Lo strumento Scraper ha la possibilità di dare uno stimolo di temperatura del “blade” che si utilizza a contatto con il tessuto, durante l’azione dinamica dell’operatore. Regolazione semplice tramite il pulsante di accensione si possono scegliere tre gradazioni di temperatura: 40 – 45 – 50 gradi Celsius.

Il calore è un valido stimolo che permette con una sensazione molto gradevole di rilassare la zona trattata, in base all’obiettivo che si vuole raggiungere può essere realizzato con la zona anatomica da trattare in posizioni diverse:

  1. Neutra di riposo
  2. Di allungamento in base al trattamento specifico
  3. In dinamica per sbloccare i movimenti che risultano difficoltosi.

Indicazioni del caldo

La tecnca del calore è indicata quando i muscoli sono doloranti e rigidi,  perché il calore aiuta a “sciogliere” e rilassare le contratture e le tensioni muscolari. Per esempio, il giorno successivo ad uno sforzo intenso e prolungato, che ha messo a dura prova la resistenza personale. Il caldo aumenta la circolazione sanguigna attivando una dilatazione dei vasi sanguigni ed in particolare dei capillari: questo riduce il dolore. Inoltre, il calore aumenta anche l’apporto di sostanze nutritive (attraverso il sangue) all’area disfunzionale, favorendo il processo di omeostasi, aiutando al tempo stesso le cellule del corpo a liberarsi dei prodotti di scarto, che possono peggiorare la situazione metabolica ed energetica.
Il calore può essere utilizzato anche prima dell’esercizio fisico per migliorare la mobilità e aumentare l’elasticità articolare: nella fase di warm-up, è una pratica eseguita prima della prestazione fisica-sportiva per consentire al corpo di riuscire ad affrontare il vero e proprio allenamento/prestazione nelle migliori condizioni possibili, preparandolo migliorando la prestazione fisica e riducendo il rischio di infortuni.”

Come dimostrato da diversi studi scientifici, viene SCONSIGLIATO l’utilizzato del calore, invece, dopo l’attività fisica, perché il calore può peggiorare l’infiammazione da “performance”, che è stata generata dall’intensa attività sportiva.

L’azione del caldo è ottima anche in caso di spasmi muscolari e crampi.

 

 

B) Stimolo dato dalla vibrazione locale

 La vibrazione locale è sicuramente uno stimolo molto efficace, come evidenziato da studi scientifici, si possono avere diversi effetti positivi a livello mio fasciale. Il fisiologo russo Pavlov dimostrò nel 1927 che l’opportuna associazione di due adeguati stimoli vibratori poteva modificare alcune funzioni motorie e/o comportamentali del gatto (paradigmi di condizionamento neuronale associativo, per l’associazione temporale di due stimoli). Successivamente tale fenomeno è stato definito a livello cellulare e si venne a parlare di Long Term Potentiation (LTP), ovvero di un potenziamento a lungo termine (mesi) di selezionate reti nervose.

Un effetto provocato dalle vibrazioni locali, applicate al ventre muscolare e/od alla struttura tendinea (10-200 hz), oppure all’intero corpo (1-30 Hz), è l’attivazione dei recettori:  dei fusi neuromuscolari (muscle spindle receptors), sia a livello del complesso muscolo-tendineo direttamente sollecitato, che dei gruppi muscolari adiacenti (Hagbarth ed Eklund, 1985; Seidel, 1988). Questo tipo di risposta da parte del muscolo alla sollecitazione vibratoria viene definito con il termine di “riflesso tonico da vibrazione” (RTV) (Hagbarth ed Eklund, 1966). È scientificamente ampiamente documentato il fatto che il RTV induca un aumento della forza contrattile dei gruppi muscolari coinvolti (Hagbarth e Eklund, 1966; Johnston e coll, 1970; Arcangel e coll., 1971; Armstrong e coll., 1987; Matyas e coll., 1986; Samuelson e coll., 1989; Bosco e coll., 2000).

 Vibrazioni locali e corpo UMANO: 

a) azione sulla CIRCOLAZIONE SANGUIGNA E LINFATICA

I meccanismi di regolazione locali dei tessuti e dei vasi saranno attivati in maniera ottimale durante la vibrazione locale. I recettori del tessuto stimolato percepiscono un miglioramento della circolazione, la cellulite e le tossine vengono drenate via più velocemente. L’aumento della velocità media dei fluidi circolanti è dovuto alla dilatazione dei vasi sanguigni più piccoli riducendo così la resistenza periferica. Inoltre, contribuisce anche la riduzione della viscosità del sangue ed un aumento della velocità media del flusso circolatorio (Kerschan e coll., 2001).   Questo aumento della circolazione sanguigna produce effetti benefici sul metabolismo, sull’apporto di ossigeno ai tessuti e favorisce la diminuzione della pressione arteriosa. Attraverso le contrazioni muscolari facilitate dalle vibrazioni si avrà un miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica (Bosco C e coll. Biology of Sport, 15, 3: 157-164, 1998).

b)  TONO MUSCOLARE

La vibrazione applicata localmente al muscolo e/o alla struttura tendinea, provoca l’attivazione dei recettori dei fusi neuromuscolari, a livello del complesso muscolo-tendineo direttamente sollecitato, ed anche dei gruppi muscolari adiacenti (Bongiovanni LG Hagbarth KE 1990).  Questa azione neuromuscolare agisce in maniera ottimale nel riequilibrio e normalizzazione del  tono muscolare, rendendo più efficace la contrazione muscolare.  Questo in associazione con la neuro riabilitazione diventa un ottimo ausilio per un recupero funzionale di qualità. Questo particolare comportamento meccanico potrebbe indurre una facilitazione nell’eccitabilità del riflesso spinale (Burke e coll, 1996). Le vibrazioni svolgono un’azione di riduzione del tono muscolare nella spasticità nervosa centrale sfruttando il meccanismo della “inibizione reciproca” corticale (dott.ssa B. MARCONI 2014).

c) DIMINUZIONE DEL DOLORE

Le vibrazioni localizzate sono utilizzate per attivare il meccanismo del “Gate Control”. Le vibrazioni, l’utilizzo del caldo e del freddo e le correnti elettriche, sono, in letteratura, i metodi maggiormente citati come mezzi di stimolazione periferica a scopo antalgico. Realizzando una vibrazione in una zona corporea viene “interferita” la trasmissione del dolore nel sistema nervoso. Il dott. Mountcastle e collaboratori, 1989 affermano che non tutti i quattro tipi di recettori identificati si dimostrano sensibili alla percezione vibratoria, ed anche quelli che tra questi mostrano di essere recettivi nei confronti dello stimolo vibratorio, fanno registrare delle differenze nella risposta dettate dalla frequenza dello stimolo vibratorio stesso.

d) Azione sulla SENSIBILITA‘

La pelle, muscoli, articolazioni e tendini inviano costanti informazioni sulla posizione del corpo al cervello, che deve decodificare tutti i segnali che giungono dalla periferia tramite il tatto, tutto ciò porta inoltre alla percezione del dolore e la temperatura (sensibilità cinestesica e Sistema Tonico Posturale). Un ruolo importante è l’uso delle vibrazioni locali, poiché aumentano la sensibilità superficiale e interna. Azione positiva molto interessante a livello della propriocezione in visione del riequilibrio globale del Sistema Tonico Posturale. Nel 2014 il  prof. Sergio Rigardo  afferma che nei tessuti viventi quando vengono sottoposti a vibrazione si attiva una sorta di benefico “micro-idromassaggio”, in grado di promuovere una serie di reazioni biochimiche e cellulari, responsabili, in ultima analisi, dell’effetto terapeutico.

e) Stimolazione tissutale di rimaneggiamento

Dal 1987 tutti gli studi riferiti alle vibrazioni meccaniche erano rivolti agli effetti sull’apparato scheletrico, quindi la cura dell’osteoporosi, recupero dei traumi, decalcificazione ossea, degenerazione ossea, e diminuzione della calcificazione negli astronauti. Nel 2007 prof. Nicola BISCIOTTI ha pubblicato sulla rivista “New athletic Research in Science Sport”  un lavoro coordinato dalla Facoltà di Scienze dello Sport dell’Università di Lione (Francia) e dalla Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie di Torino.  Scientificamente riconosciuto il valore terapeutico delle vibrazioni per ciò che riguarda il loro effetto osteogenico.

Azione molto interessante della vibrazione anche a livello mio fasciale:

La fascia può essere considerata suddivisa in quattro strati formanti cilindri longitudinali concentrici  e fra loro interconnessi (Willard):
a) fascia superficiale
b) fascia profonda – fascia cervico-toraco-lombare
c) fascia viscerale o splancnica
d) fascia meningea.
Fascia connettivale e muscoli costituiscono anatomicamente e funzionalmente il sistema miofasciale assumendo un ruolo fondamentale all’intero del sistema dell’equilibrio e della POSTURA.

Da un punto di vista cellulare sembrerebbe che solamente gli osteoblasti siano forniti di meccanocettori e che, proprio per questo motivo, siano in grado di rispondere positivamente nei confronti di un aumento delle forze di compressione.

La vibrazione locale può essere utile nelle retrazioni e aderenze della fascia: la fase di release mio fasciale  produrrà una  «infiammazione controllata» della zona trattata che sarà alla base del processo di rimaneggiamento tissutale ad opera dei fibrobasti.

Molto efficace l’azione delle vibrazioni meccaniche sulle “CICATRICI” e sulle aderenze miofasciali: l’azione meccanica delle vibrazioni che colpiscono i tessuti stimolano in maniera positiva il rimaneggiamento dei fibroblasti macrofagi, che riescono a destrutturare il tessuto fibroso della cicatrice, con conseguente miglioramento della circolazione sanguigna tissutale e la conseguente elasticizzazione dei tessuti trattati.

C) Azione mio fasciale meccanica del tessuto tipo Gua Sha

L’uso di alcuni attrezzi aiuta il trattamento manuale ed ottimizza i risultati: le dita o i gomiti che usiamo generalmente hanno una superficie di contatto troppo grande per raggiungere gli effetti desiderati.
Queste metodiche sono un’evoluzione della tecnica orientale millenaria del GUA SHA (raschiare la FEBBRE), molto utilizzato nella MTC con una moltitudine di attrezzi con diverse forme e anche con materiali diversi (legno, osso, giada,….).
Il TOCCO PERCETTIVO INDOTTO è il nuovo concetto di interazione COSCIENTE con il paziente, SOFT molto delicato, che permette di attivare dei circuiti di inibizione del dolore per stimolazione delle vie di conduzione nervosa (2019).

Lo sliding miofasciale
I muscoli e le fasce durante il movimento assecondano il gesto muovendosi a diverse velocità e in direzioni differenti, scorrendo in maniera reciproca gli uni sugli altri. All’interno della stessa loggia muscolare le varie porzioni del muscolo si contraggono a velocità diverse, in base agli angoli biomeccanici  e ciò è garantito da uno strato di connettivo lasso interposto fra i vari strati di fascia, che essendo ricco di «acido ialuronico»  facilità lo scorrimento (L. Stecco)

Release Miofasciale e MeccanoTrasduzione –
In laboratorio hanno dimostrato che quando si superano i 40 gradi Celsius, si è in grado di spezzare le catene attraverso legami idrici inter e intra-molecolari di HA e quindi così ridurre la viscosità. La diminuzione della viscosità consente il ripristino del normale scorrimento e normalizza l’attivazione dei meccanocettori in quella zona. Le reazioni di frammentazione tissutale promuovono anche un processo di infiammazione «controllata» che aiuta a ripristinare la normale fisiologia dell’area (sliding miofasciale).

Una pressione profonda riscalda l’area e dopo, catalizzando la reazione infiammatoria, ripristiniamo la fluidità (TIXOTROPIA-Juhan, 1987: da gel al sol) dell’HA, e quindi ripristiniamo il normale scorrimento. La vera efficacia della manipolazione dei tessuti profondi risiede nel suo ruolo di «catalizzatore» per la risoluzione della reazione infiammatoria

3) CONTRINDICAZIONI assolute e relative dell’uso dello SCRAPER:  bisogna fare molta attenzione a non farne uso nei seguenti casi, consultare il libretto delle istruzioni d’uso fornito dal costruttore e il MEDICO di riferimento.

Alcune CONTROINDICAZIONI:

  • ferite aperte / eczemi / sulle membrane mucose
  • gravidanza
  • impianti metallici
  • pace-maker
  • trombosi
  • aritmie cardiache
  • tumore

 

  1. Conclusioni e considerazioni:

Gli effetti della somministrazione controllata di vibrazioni/calore/stimolo meccanico sul corpo umano sono noti da molti anni ed adesso hanno un vasto campo di applicazione. Recentemente gli effetti fisiologici indotti da questi stimoli, sono stati sfruttati per indurre particolari adattamenti, in termini di aumento della forza contrattile nei suoi vari aspetti, anche in campo sportivo,  nella riabilitazione funzionale.

Considerata la scarsa invasività di questa tecnica e la bassa incidenza di controindicazioni pensiamo che presto ci sarà una notevole diffusione in campo sportivo di questa metodica.

La tecnica di vibrazioni/calore/stimolo meccanico dello SCRAPER può essere utile per affrontare le retrazioni e aderenze della fascia: fase di release mio fasciale  produrrà una  «infiammazione controllata» della zona trattata che sarà alla base del processo di rimaneggiamento tissutale dei fibrobasti.

La vibrazione meccanica applicata localmente al muscolo e/o alla struttura tendinea (50 Hz), provocano l’attivazione dei recettori dei fusi neuromuscolari, a livello del complesso muscolo-tendineo direttamente sollecitato, ed anche dei gruppi muscolari adiacenti.  Questa azione neuromuscolare agisce in maniera ottimale nel riequilibrio e normalizzazione del  tono muscolare, rendendo più efficace la contrazione muscolare.

Un ruolo importante è l’uso delle vibrazioni, poiché aumentano la sensibilità superficiale e interna. Azione positiva molto interessante a livello della propriocezione in visione di riequilibrio globale del Sistema Tonico Posturale.

Le vibrazioni sono utilizzate per attivare la stimolazione periferica a scopo antalgico. Viene quindi “interferita” la trasmissione del dolore nel sistema nervoso, sia per dolori acuti che cronici.

 

 

 

 

  1. Come si esegue la Pulizia dello SCRAPER

Si può pulire la parte metallica dello SCRAPER, che va a contatto con la persona da trattare, con un panno pulito imbevuto di un disinfettante a base alcoolica non corrosivo.

Avverte d’uso: non portare lo strumento a contatto con l’acqua e non deve essere riposto in luogo sopra i 40 gradi e sotto i – 5 gradi, ed anche con umidità oltre 80%, come indicato dal costruttore.

 Avvertenza:

L’autore di questo articolo non dispensa consigli medici, ne prescrive l’uso del metodo con l’utilizzo di nastri elastici e di altri attrezzi, come una forma di trattamento per problemi medici, con o senza la prescrizione di un medico. L’intento dell’autore è quello di offrire informazione di natura generale per aiutare a capire il meccanismo d’azione delle tecniche proposte. Le seguenti informazioni sono da intendersi per fisioterapisti e medici, che hanno precedenti conoscenze e pratica delle tecniche proposte. L’autore e l’editore non si assumono responsabilità  per eventuali utilizzi non appropriati, eseguite da persone senza la corretta formazione sanitaria di base.

Le foto di questo articolo sono di proprietà dell’Associazione Italiana Taping Kinesiologico®

 

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SITOGRAFIA:

  1. http://www.fisioterapiacompagnoni.it/Notizie/2013/fisioterapia-davanguardia-vibra-vibrazioni-ad-alto-valore-terapeutico/
  2. FONTE: LA VIBRAZIONE MECCANICA – BOOK SCIENTIFICO A CURA DI ANDROMEDA S.R.L. http://www.keopeworld.com/wp-content/uploads/2014/07/Book-scientifico-effetti-vibrazioni-1.pdf
  3. http://besport.org/sportmedicina/vibrazioni_e_riabilitazione_sportiva.htm#sthash.uq5rUFiL.dpuf
  4. https://www.novafon.it/terapia-a-vibrazione-locale